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Non si placano le polemiche in casa Sanpolese dopo i fatti di domenica scorsa a Rieti e, soprattutto, dopo le decisioni del Giudice Sportivo, con un referto che penalizza enormemente la società tiburtina che dovrà fare a meno di diversi elementi per molte giornate. Duri gli sfoghi del Direttore Generale Vittorio Angiuoni e del Presidente Cesare Costantini, che esprimono così il loro dissenso in merito a tutto ciò che è successo.

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Sanpolese, le parole del Presidente Cesare Costantini

Intervistato al TG Italia di Cusano News 7, il Presidente degli amarantoblù ha commentato così tutta la faccenda: “Domenica purtroppo è stata scritta una bruttissima pagina per lo sport. Lasciando stare la partita e quindi l’operato della terna arbitrale, la cosa più grave è quanto successo dopo. La stessa terna nel referto poi dato al Giudice Sportivo, ha sbagliato completamente tutto. Nel referto è errato il nome del giocatore ferito, è stato inserito addirittura il nome di un calciatore che è era in quel momento sotto la doccia” – questi sono solo i primi passi dell’intervista al numero uno della Sanpolese. Vi lasciamo in allegato qui il video dell’intervista per ascoltare l’intervento completo. CLICCA QUI

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Lo sfogo del DG Vittorio Angiuoni

Anche il Direttore Generale della Sanpolese si esprime a riguardo con un post sui propri canali social e non le manda a dire.

“Qualcosa non torna. Il nostro giocatore finito in ospedale (anno 2005) non è quello citato nel comunicato uscito ieri. Colpito da una personaggio non inserito in lista, ma come per magia trovatosi all’interno del rettangolo di gioco. Squalifiche assurde inflitte ai nostri tesserati

Tra cui uno di essi, squalificato per due giornate, era sotto la doccia perché sostituto a pochi minuti dal termine della gara. VERGOGNOSO

In uno stadio di tutto rispetto non mi è sembrato di aver visto la presenza del Commissario di campo, al contrario invece di quando giochiamo noi in casa, dove è presente sempre.

Nel comunicato un solo squalificato loro. Scrivono che hanno scatenato una “zuffa” ma poi come per magia non sono stati loro. La foto parla chiaro. (Nel post è allegata una foto inserita da Il Messaggero).

Nel placare gli animi, alcuni loro dirigenti mi chiedevano scusa per l’accaduto e per aver rovinato una giornata di sport dedicata ai bambini.

Poi però il poeta di turno, magari davanti ad una buona birra , scrive cose non vere e mette in difficoltà una società “piccola”, ma soprattutto toglie a dei ragazzi, immeritatamente e in maniera pesante, la possibilità di fare calcio dopo innumerevoli sacrifici.

Sacrifici fatti da tutti i componenti della società ogni giorno, per pura passione e amore per la propria maglia.

Vergognatevi e portate rispetto a tutte le società, non solo a quelle blasonate.

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