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Domani è il gran giorno. Domani ci si gioca tutto. Domani Guidonia Montecelio e Ravenna scenderanno in campo per la finale di Coppa Italia di Serie D 2024/2025. Allo stadio “Bonolis” di Teramo, alle ore 15:30, le due compagini arrivano da grandi protagoniste e con un sogno nel cuore: alzare il trofeo! Davanti ad una grandissima cornice di pubblico il Guidonia di mister Ginestra proverà a scrivere la sua giovanissima storia, così come la storia del calcio del nostro territorio che non ha mai messo in bacheca una coppa di tale prestigio. Ma come arrivano le due formazioni a questa partita? Qual è stato il loro percorso in questa coppa?
Coppa Italia di Serie D, il cammino delle due compagini
Partendo dal Guidonia Montecelio, il cammino nei primi turni non è stato particolarmente liscio, lo dimostrano le tre sfide consecutive vinte ai rigori contro Flaminia Civitacastellana, Cassino e Sarrabus Ogliastra, mentre nel primo turno in assoluto i rossoblù hanno eliminato 2-1 il Real Monterotondo. Poi, in due settimane, dal 4 al 18 Dicembre, i tiburtini hanno eliminato 4-0 L’Aquila al “Comunale” e 3-2 il Livorno al “Picchi”, in una giornata storica per il club. Ultima vittima dei ragazzi di mister Ginestra, il Martina, con lo 0-0 dell’andata e il 5-0 del “Comunale” con una prestazione monumentale.
Il Ravvena di Marchionni nel suo percorso è stato costretto due volte ai calci di rigore: la prima contro il Forlì nel primo turno, la seconda, ai quarti di finale contro il Cjarlins Muzane. Tolte le due già citate, i giallorossi hanno eliminato in sequenza: Fossombrone (3-1), Lentigione (1-0), Castelfidardo (2-1) e la Lavagnese nella doppia sfida della semifinale con il successo per 2 a 0 nel match di andata ed il pareggio per 1-1 in quello di ritorno.
Per chiudere, un piccolo dato per quanto riguarda i migliori marcatori di Guidonia Montecelio e Ravenna: Samuele Maurizi comanda la classifica con 5 reti realizzate nella competizione, seguito da Luca Di Rienzo e Michele Guida per i romagnoli con 3 centri, chiude, sempre a quota 3, Mamadou Tounkara per i laziali.
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