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Altro colpo pesante per la Gregoriana che si porta a casa le prestazioni sportive di Federico Giulitti. Attaccante classe 1996, Giulitti ha indossato le maglie di Villalba e Tor Sapienza in Eccellenza e Riano e Settebagni in Promozione. L’ultima stagione è stata condizionata da un infortunio ad inizio anno, ma ora è pronto a dare il 100% con i nuovi colori. Lo abbiamo contattato per avere le sue prime impressioni da calciatore della Gregoriana, queste sono le sue parole in esclusive per noi di Gol in Rete.

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Gregoriana, le prime parole di Giulitti

La scelta della Gregoriana – “La trattativa con la Gregoriana è nata poco dopo la fine del campionato dove è stato annunciato come nuovo allenatore Francesco Maurizi che già conoscevo perché lo avevo avuto come secondo allenatore nell’anno di Eccellenza a Tor Sapienza, l’anno in cui poi siamo saliti in Serie D, anche se avevo fatto solo metà anno. Parlai con Davide Mariotti che è stato con me due anni a Settebagni che era stato contattato appunto dal nuovo mister e mi aveva detto di questa possibilità. Ho parlato poi sia col mister, ovviamente anche col direttore, che mi hanno fatto una buona impressione fin da subito, ma era talmente tanto presto che ho temporeggiato perché non volevo accordarmi subito visto che venivo da un’annata un po’ storta. Ero un po’ titubante sul da farsi quindi ho temporeggiato per quel motivo lì. Nel frattempo ho ricevuto anche un’altra proposta ma non ero convinto al 100%, fatto sta che poi ho accettato i rossoblù. Mi ha spinto ad accettare la Gregoriana sicuramente Mariotti con cui ho giocato due anni Settebagni ed ho un rapporto extra campo, quello ha influito parecchio. Anche il conoscere già il mister è quello mi ha aiutato, e poi il direttore con cui ho parlato diverse volte mi ha fatto una buonissima impressione e anche gli altri dirigenti con cui ho avuto modo di parlare, mi sono sembrate tutte persone genuine. Mi ha spinto l’entusiasmo che c’era nel paese quando sono andato a parlarci, l’entusiasmo e le cose che mi diceva il direttore vedeva che era proprio una cosa vera e a me serviva una situazione del genere, dopo l’annata ascoltare ho avuto. Venivo da due anni fantastici al Settebagni dove abbiamo fatto due quarti posti inaspettati, ma quest’anno ho avuto diversi infortuni che mi hanno fatto giocare pochissimo. Quindi avevo bisogno di una piazza che mi facesse rivenire voglia di rimettermi in gioco.”

La stagione passata e l’infortunio“Il fatto che quest’anno abbia giocato praticamente nove partite per i vari infortuni, inizialmente mi ha buttato giù di morale, perché poi il primo infortunio mi sono rotto il braccio nell’ultima amichevole precampionato, quindi ho saltato i primi tre mesi, ho giocato i due mesi e mezzo centrali e poi mi sono strappato a febbraio, quando venivo da otto partite da titolare, mi sentivo finalmente bene per la prima volta nell’anno e sono stato rifermato nuovamente fino a fine campionato, sono rientrato soltanto all’ultima giornata, quindi ho una voglia matta di ricominciare già dalla preparazione. Non vedo l’ora che comincia il campionato.”

Il prossimo campionato di Promozione – “Per quanto riguarda il campionato di Promozione, credo che livello si alzi, sia perché è stato tolto un girone, sia perché è stata tolta la regola degli Under. Quello sicuramente aiuterà molte società a fare rose più ampie e rose con più esperti rispetto ai giovani e soprattutto la possibilità di non essere obbligati a farli giocare titolari. Per quanto mi riguarda se un ragazzo è bravo gioca anche senza regola. Gli Under che avevamo a Settebagni avrebbero giocato tutti anche senza quella regola. Penso che ormai quando hai 18-19-20 anni non c’è più Under che tiene. Giochi perché sei capace, giochi perché sei bravo, non ci deve essere la regola che ti impone di metterli in campo perché sicuramente per loro è un cosa che va a loro favore perché gli danno la possibilità di crescere, di maturare, giocare, allenarsi con ragazzi di anche 10-12 anni di più, che magari hanno quindici campionati alle spalle, per loro è la prima occasione in Prima Squadra. Ma credo che anche per loro il fatto di sapere, magari molte volte giocano perché il mister o le società sono obbligati a farli giocare potrebbe dare anche a loro una scossa mentale diversa e farli maturare prima del previsto per quanto mi riguarda. Quindi sicuramente il campionato di Promozione sarà più livellato, sarà più equilibrato e sarà sicuramente più duro.”

Che Gregoriana vedremo“Per quanto riguarda la Gregoriana invece sono sicuro che darà filo da torcere a tutti. Da una parte c’è l’entusiasmo di fare per la prima volta la prima Promozione, di fare un qualcosa di storico per tutto il paese, quindi si sente una responsabilità, ma anche la bellezza di viversi questa possibilità. Quindi da una parte ti dico che sicuramente c’è la possibilità di giocare e spensierati, hai voglia di fare, hai voglia di mostrare, anche magari ragazzi che la Promozione non l’hanno mai fatta, ma sicuramente darà filo da torcere. Avevano già una buona base perché comunque hanno vinto il campionato e se non hai elementi validi il campionato non lo vinci. In più secondo me sono stati fatti 4/5 colpi che per la Promozione sono importanti. Soprattutto per una squadra che è neo promossa, quindi le aspettative sono alte, per me si può far bene. C’è un direttore, un presidente, un allenatore che capiscono di calcio, vivono di calcio e per me ci sono tutte le possibilità di fare bene. Ovviamente sarei matto nel dirti che chissà qual è l’obiettivo. L’obiettivo è dire la nostra, salvarsi il prima possibile, divertirsi e poi quello che viene lo prendiamo.”

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