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Un’estate passata in silenzio mentre tutti gli altri ufficializzavano i propri nuovi acquisti, ma per lo Zena Montecelio è arrivato il momento di presentare ai propri tifosi i calciatori che andranno ad affrontare il prossimo campionato di Promozione. Sui propri canali social i rosso-blù hanno ufficializzato l’arrivo del centrale difensivo Fabrizio Di Marco, classe 1988 ex Vis Subiaco.

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Zena-Di Marco: il comunicato del club

Esperienza a profusione per il primo dei nuovi acquisti del Grifone di Montecelio: Fabrizio di Marco, classe ’88, una vita tra i dilettanti di alto bordo, con vista sul semi professionismo della Serie C. Carpi e Cisco Roma sono solo alcune delle piazze passate in cui si è confrontato il nuovo centrale di difesa.

Un mondo a parte, in cui il divario tecnico non corrisponde per forza a campionati più facili: “Ho avuto il privilegio di giocare con ex professionisti, riempiendo tantissimo la mia valigia tecnica. Per quanto riguarda le categorie: scendendo dal semiprofessionismo ho trovato delle difficoltà, tra Eccellenza e Promozione: meno tattica, meno tecnica, pochi spazi, tantissima fisicità. Manca il duello uno contro uno. Andando sul piano tecnico, chi scende dalla D vede subito se e quando una squadra pressa male: gli spazi sguarniti saltano subito all’occhio. C’è poi meno libertà per il centrale di costruire l’azione avanzando palla al piede, e nella cadetteria laziale ormai si ricorre tantissimo alla palla lunga, anche per le società più blasonate.”

Dal bluamaranto al rossoblu: la scorsa stagione alla Vis Subiaco (incontrata proprio ieri in amichevole, Zena che cede 1-0) e adesso al Pietro Fiorentini. Che Zena ritrova Fabrizio di Marco, e come è entrato in contatto con i genoani del Centro Italia?

“Ho avuto diverse chiamate, ma quella del Grifone mi è parsa l’unica concreta e degna di nota. Conoscevo già sia alcuni dei miei attuali compagni di squadra, sia altri calciatori che hanno vestito il rossoblù. Non conosco molto la vecchia società gialloblù di Montecelio, ma sicuramente questo paese merita palcoscenici di assoluto livello.”

Chiusura col classico augurio di migliorare, ma togliendosi anche qualche sfizio per un difensore che di tanto in tanto si concede il vizio del gol. C’è qualche girone vittima sacrificale di squadre mattatrici, o siamo nell’incertezza più assoluta?

“Non credo in realtà che ci siano gironi impossibili: quest’anno tutte le direttive geografiche per la composizione dei gruppi sono state stravolte, creando quindi più equilibrio e imprevedibilità. Noi personalmente dobbiamo assolutamente migliorare il tabellino dello scorso anno.”

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